Un titolo niente male -sì, lo sappiamo tutti cosa sto citando- -se no, basta cliccare QUI-. Bene. Vi ricordate che questa rubrica è partita da una fuorisede a Torino? Beh… io sono sempre fuorisede, ma non tanto a Torino. Allora ho pensato: quale soluzione migliore di raccontare Torino, dai fuorisede che sono rimasti? Clara, ad esempio, calabrese di nascita.
Calabrese per l’anagrafe ma, sempre più Torinese.
Chi è per noi? Una ragazza estremamente limpida e solare. Quando l’ho conosciuta eravamo sedute ad un corso dove nessuno conosceva nessuno. Io ero diffidente tipo
Lei invece era serenissima al suo posto, con tutti gli astucci ben ordinati e uno sguardo impenetrabile.
Ci abbiamo messo poco a capire che io ero sarda e lei calabrese. Che avevamo lasciato casa per diversi motivi molto presto. E che eravamo la coppia del secolo –e, come tutte le coppie del secolo, ci eravamo incontrate al momento sbagliato–
Ecco quindi la versione di Clara.
La prima domanda che mi è venuta in mente è stata: a che età sei sbarcata nella magica (nera) Torino?
“Sono arrivata a Torino nel 2006, avevo diciannove anni“.
Come mai?
“Per lo più per lo studio. C’era un corso di economia che sembrava bello a Torino… e poi, avevo proprio bisogno di evadere da quello che era la mia bellissima regione (cioè la Calabria). Tutto stava diventando un po’ stretto e volevo sentirmi libera“
E appena arrivata, qual è stata la prima cosa che hai pensato?
“Che merda di città. Prima di tutto perché c’era freddo. Poi perché faceva brutto. E soprattutto perché non avevo un cappotto. Quindi ho comprato il mio primo cappotto a Torino ed è il mio primo ricordo di questa grandissima città.
Poi però ho capito abbastanza in fretta che è una città grandissima dove nessuno ti conosce e puoi andare in giro anche in mutande senza che nessuno ti dica niente.”
Il posto preferito di Clara a Torino è…
” E’ sicuramente il Valentino. Un parco dove ho passato molto tempo da quando sono arrivata… quindi adesso è diventato per forza il mio spazio preferito”
Ma poi ti è sembrata una città difficile questa Torino?
“A dire il vero non la trovo una città difficile. Anzi. La vedo molto comoda e ci sono moltissimi servizi.”
Clara è rimasta perché…
“Ho deciso di restare…beh. Diciamo per amore. Un po’ verso me stessa -tornare in Calabria a fare niente?? Qui almeno ho sempre più o meno lavorato -. Poi vabè, è qui che ho incontrato il mio fidanzato, quindi…”
Ma basta con l’amore. Dicci quello che odi di più di Torino piuttosto!
“Direi la gente. Perché l’ho trovata piuttosto diffidente. Io tutt’oggi non conosco i miei vicini. Se saluti per strada non ti rispondono. E poi…ovviamente, il tempo. Che, per riprendere la mia prima impressione, è una merda: o fa troppo caldo o fa troppo freddo.”
Clara si è rifiutata di farci una foto perché non era da contratto –come dice lei–
Ma questo non mi impedisce mica di farci un disegno sopra.
Tiè.
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