aprile, 2024
Per Barclay | In/Visibile
Quando
10 aprile 2024 - 11 maggio 2024 ( All Day)(GMT+01:00)
Dove
Galleria Giorgio Persano
Via Stampatori 4
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Per Barclay | In/Visibile – Galleria Giorgio Persano a Torino 10.4 – 11.05.2024 La galleria Persano è felice di ospitare, nel giardino interno di Palazzo Scaglia di Verrua, una serie di lavori
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Per Barclay | In/Visibile – Galleria Giorgio Persano a Torino
10.4 – 11.05.2024
La galleria Persano è felice di ospitare, nel giardino interno di Palazzo Scaglia di Verrua, una serie di lavori fotografici di Per Barclay, la cui intera ricerca è orientata verso lo sconfinamento dei limiti, che siano concettuali, spaziali, materici e processuali.
L’artista norvegese lavora sulle abitudini percettive, ribaltandole: i suoi ambienti sono indagati come fossero corpi, i corpi come sculture perturbanti, diventando allora dispositivi enigmatici, perché costringono lo spettatore ad abbandonare le consuete abitudini fruitive e cognitive, per accedere a un diverso e insolito orizzonte di senso. Nella costruzione delle fotografie e delle installazioni, Barclay sembra accedere all’insondabile territorio dell’unheimlich freudiano, a ciò che è conosciuto e misterioso al tempo stesso. Il gioco della sovversione della visione comune consente ai soggetti fotografati – siano essi ballerine, giovani donne e uomini o individui maturi – di diventare simboli dell’inconscio.
Oltre ad un attento impianto formale e concettuale, che gli deriva da una solida formazione storico-artistica, l’ossimoro visivo è dunque la costante che si riscontra in ogni suo lavoro: nelle ballerine la violenza incontra la levità, la stasi il dinamismo, la danza la lotta, la bellezza si presenta frammista al dolore. Queste eleganti figure sono compromesse, sporcate e unte d’olio, trattenute dal dramma esistenziale che incarnano. Ed è il rapporto tra la percezione soggettiva e le sue deformazioni a costituire il file rouge della mostra, in un’analisi del potere straniante del medium fotografico, un invito dell’artista a camminare intorno all’abisso della visione e a scrutarne le ambiguità e le profondità, tra mondo sensibile e dimensione intelligibile, in equilibrio sulla sottile soglia tra il visibile e l’invisibile.
Marina Guida