I nostri consigli per un viaggetto a Parigi
grazie ai collegamenti aerei velocissimi e ai treni ad alta velocità
Parigi ha collegamenti aerei “da pendolari” che partono la mattina presto e tornano la sera tardi.
Questo fa sì che sia possibile partire solo due o tre giorni (pagando una o due notti) e fare un weekend rubato alla monotonia che, vi assicuro, vi consentirebbe di fare molte cose e tornare con gli occhi pieni di meraviglia.
Quindi eccolo qui, l’articolo che state aspettando o meglio: che aspetta voi, nel momento in cui starete su skyscanner a cercare voli Italia-Ovunque (arriverà presto, lo sappiamo tutti) per sussurrarvi nelle orecchie che vi basta un giorno di ferie, oppure neanche, e potete andarci anche la prossima settimana.
1 weekend da Torino a Parigi:
Ecco il programma perfetto
. Venerdì: volo Caselle-Parigi
C’è quello delle 6 del mattino (ebbene sì) con cui siete a Parigi per l’ora di colazione oppure quello che vi porta in città all’ora di pranzo o ancora quelli che partono nel pomeriggio.
Da Charles De Gaulle al centro c’è circa un’oretta di percorrenza e si può usare la RER oppure prendere un taxi a tariffa bloccata (non fatevi adescare dai finti tassisti prima delle uscite! I taxi si trovano fuori dall’uscita dedicata e sono sempre contrassegnati dalla luce sul tetto).
Per un consiglio su dove fare colazione, pranzo o cena a seconda dell’ora di arrivo, potete guardare la lista dei provati del mese più in basso.
. Venerdì sera alla discoteca al museo
Al Centre Pompidou, che chiude sempre alle 21:00 e ha una bellissima collezione di arte contemporanea, spazi bellissimi e una vista sul tramonto di Parigi spettacolare, oppure al Louvre, che il venerdì è aperto fino alle 21:45 (ma attenzione! Gli accessi al Louvre sono contingentati ed è necessario prenotare la visita in uno specifico orario di accesso). Qui trovi una guida per non perdersi e anzi godersi una visita al Louvre (fidati! Serve).
L’IDEA AGGIUNTIVA: Il Paris Museum Pass (che si può acquistare online oppure sul posto, all’aeroporto o nelle biglietterie dei musei meno assaltati) costa 55 euro per 48h (che non sono due giorni, ma 48h) e spesso consente di saltare le code. Se lo convalidate venerdì alle 18, quindi, vale fino a domenica alle 18 e vi copre tutto il viaggio.
. Sabato: giro in centro e shopping pazzoh
Leggere alla voce shopping: acquisto compulsivo di croissant, macaron, libri, gadget e vestiti vintage.
Leggere alla voce giro in centro: passare tra negozi, librerie e gallerie d’arte, visitare qualunque chiesa si incontri, mangiare crepes, meravigliarsi di tutto.
Alcuni indirizzi per questo giro: Kilo Shop, Artazart, Maison Aleph, Notre Dame, Shakespeare & Company, St. Germain Des Pres, The French Bastards, St. Eustache, Ile St. Louis, Elo Flamel, Hobby One, Stohrer, Aux Peches Normands, Galeries Lafayette
Dove usare il museum pass:
all‘Orangerie, alla Sainte Chapelle, alla Tomba di Napoleone a Les Invalides, oppure alla Conciergerie.
. Sabato sera a farsi i selfie con la Tour Eiffel
da Trocadero o da Champ de Mars: scegliete voi – o passate il tramonto a Champ de Mars e la sera a Trocadero (spostandovi con la metro nel mezzo).
E se avete ancora forze, nel mezzo (o se non avete il museum pass):
il Petit Palais è bellissimo e a ingresso sempre gratuito.
. Domenica: esplorazioni meno centrali
Alla Reggia di Versailles (non inclusa nel pass), oppure con un giro in un quartiere meno centrale a scelta: tra le viuzze panoramiche e i gradini di Montmartre, tra le librerie indipendenti e i localini di Canal Saint-Martin o tra i giardini botanici e i centri culturali della zona universitaria.
Dove usare il museum pass:
al Musee d’Orsay
L’IDEA IN PIU’: la prima domenica del mese i musei di Parigi sono (quasi tutti) gratis.
…il che vi permette di risparmiare il Museum Pass e passare invece il sabato, se volete, a Disneyland Paris! Si va e torna comodamente dal centro con la RER in poco meno di un’ora.
. 23:10 arrivo a Caselle
Il volo da Charles De Gaulle delle 21:30 è una benedizione.
Ps: Charles De Gaulle è uno degli aeroporti più belli e pieni di comfort che abbia mai visto.
Io mi compro sempre dei libri, mi prendo da mangiare da Exki, ricarico i dispositivi e mi siedo a giocare a scacchi o a dormicchiare sui divani. Arrivate per tempo per evitare stress e fatevi una partenza calma, così lunedì siete carichi.
Buon weekend!
Ps: se volete altre info e pareri abbiamo delle storie in evidenza sul nostro viaggio a Parigi su IG
I nostri locali preferiti
I posti dove mangiare favolosamente sono tantissimi, a Parigi, ma ecco alcuni dei nostri preferiti:
- Ha Noi 1988: Un insospettabile vietnamita proprio nel mezzo del centro di Parigi, sull’isola su cui si trova Notre Dame. Un’occasione perfetta per scoprire una cucina che a Torino non si trova e che ci ha stupito moltissimo. Provate un Bo Bun e lasciatevi stupire da sapori insoliti ma delicatissimi.
Prenotate sul sito per non trovare troppa coda! - Tran Tran Zai: la cucina asiatica a Parigi è superlativa e i ristoranti cinesi si distinguono per provenienza geografica. Qui si sperimenta la cucina del Sichuan. La coda è assicurata ma scorre in fretta e i noodles sono spettacolari.
- Madelaine: si trova giusto di fronte al Grand Rex (che dà film in lingua ed è il cinema più grande d’Europa) ed è perfetto per provare una cucina francese contemporanea, fatta di Croque Madame ma anche di bowls e avocado toast, formaggi, entreecote e patatine fritte.
- Boulangerie du Sentier: il pain au chocolat è da applausi commossi e si trovano anche croissant al burro, chouquettes e bagels perfetti, nonché (rarità assoluta) un ottimo caffè espresso.
- Gyoza Bar: si tratta di un localino giapponese specializzato in ravioli all’interno del nostro Passage preferito di tutta Parigi. Punti aggiunti per la location, quindi: eppure vi consigliamo di scegliere i posti all’interno per godervi la preparazione dei ravioli in diretta.
- Breizh Cafe: “le migliori crepes di Parigi” è un’affermazione forte, eppure la facciamo. In particolare per le galettes, quelle salate di grano saraceno, questo posto è fenomenale.
Per quelle dolci, a dire la verità, vi consigliamo le basi: zuccherò, burro e limone, in qualunque chiosco che le prepari sul momento (o da Elo Flamel, che abbiamo già linkato più su). - Dolce Pepone: i migliori macaron di Parigi (di sicuro i migliori allo champagne che abbiamo mai assaggiato – ma provate anche quelli alla rosa se ci passate) si trovano in questo posticino adorabile tra le stradine scoscese di Montmartre, poco più su del Moulin Rouge
- Ma salle à manger: il pranzettino in questo locale non lontano dalla Sainte-Chapelle è stato uno dei nostri preferiti di sempre. Il menù è francese tradizionale e oltre a escargots, foie gras, croque monsieur e madame fenomenali e tutta una serie di golosità, qui abbiamo mangiato la famosa zuppa di cipolle parigina, con formaggio fuso e gratinato. Giuro, una delle cose più buone mai provate.
- Le Refuge des Fondus: questo posticino assolutamente tipico a Montmartre vale sicuramente una visita. Ci sono due tavolate unite, dunque si parla e si chiacchiera tutti assieme appassionatamente. Il menù è fisso e comprende una bevanda (vino e birra vengono serviti in dei biberon perché il proprietario si è stufato di smacchiare le tovaglie) e la fonduta, appunto, in cui inzuppare pezzi di pane felicemente. Per sedersi sulle panche oltre le tavole bisogna arrampicarsi sulle sedie, farsi tenere la manina dalla cameriera e scavalcare! Prenotate perché c’è sempre la fila!
- La jacobine: in una bellissima viuzza nascosta dietro a un cancello e coperta da tettoia, questo ristorante è un vero gioiellino nella rive gauche. Le insalate sono meravigliose e si può trovare la cucina francese di livello nelle sue espressioni più tradizionali (segnaliamo, tra il resto, la canard e il coq au vin). I dolci, esposti tutti in vetrina, sono eccellenti. Prenotare con anticipo e di persona è fondamentale!
Bene ora siamo costrette a chiudere per andare ad aprire skyscanner e cercare i voli convenienti con cui tornare quanto prima in una delle nostre città preferite al mondo.
Grazie per averci seguito e
à bientôt
In Spezzatini parliamo di Torino, del web, di serie, libri, di un po’ di tutto, e lo facciamo in leggerezza, rosolando col burro. Arriva ogni venerdì ed è gratuita per tutti