San Salvario:
la guida definitiva di turinoise

Indice:

    1. San Salvario in poche parole
    2. Eventi a San Salvario
    3. I nostri posti preferiti nel quartiere
    4. San Salvario: passato e presente
    5. San Salvario nel futuro

 

Cuore etnico della città e della nightlife, San Salvario ha un’anima molteplice e un posto tutto suo nell’immaginario torinese.

 

1. San Salvario in poche parole

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In un alternarsi paradossale di angoli bui e marciapiedi straripanti, la notte in “Sansa” è un’esperienza che racchiude in sé tutto il fascino distorto di Torino, in cui la divisione tra centro e periferia, quartieri popolari e borghesia, non è mai netta né identificabile in modo geografico.

Ogni localino ha un’identità separata e spesso un retaggio culturale completamente differente da quello adiacente: qui si trovano il prosecco veneto e la pizza a portafoglio napoletana, il kebab migliore di torino e il messicano all-you can eat, il dim-sum giapponese e le tavole prive di posate dall’Africa…
Difficile non trovare un posto di cui innamorarsi, quasi quanto resistere alla movida a forte tasso alcolico della zona: signature cocktail, bottiglie d’annata e chupiti a buon prezzo si alternano in una miscela esplosiva dal quale è difficile uscire indenni.

Quel che resta quando la folla notturna si ritira è un quartiere diurno sonnacchioso ma estremamente vitale, pieno di negozietti interessanti e laboratori indipendenti, baretti di quartiere e caffè all’avanguardia.

2. Eventi a San Salvario

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3. I nostri posti preferiti a San Salvario

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4. San salvario: passato e presente

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Inizialmente un territorio di campagna, San Salvario ha subito un’importante trasformazione durante l’espansione della città nel XIX secolo, anche grazie alla sua vicinanza al fiume Po. La sua storia è strettamente legata a quella di Torino: durante il boom industriale che interessò la città nel XX secolo divenne sede di numerose fabbriche e divenne presto un quartiere centrale nella vita operaia della città.

Molto del suo sviluppo è dovuto all’Esposizione Universale del 1911, che si tenne proprio in questo quartiere e che anche oggi lascia testimonianze come il Borgo Medievale e la Fontana dei Dodici Mesi. La sua morfologia variegata riflette la sua ricca storia e il suo ruolo sempre in evoluzione. Passeggiando per le vie si trova un mix di stili architettonici: dai palazzi storici gli edifici moderni, le strade raccontano la storia di un quartiere che ha attraversato diverse epoche.

Negli ultimi decenni, il quartiere ha subito forti cambiamenti, passando da un’area prevalentemente industriale a un momento di decadenza e poi, tramite un processo di riqualificazione, a una comunità residenziale e culturale tra le più vive della città.

Tre chiese cattoliche, una valdese e una anglicana si trovano nello spazio di qualche isolato insieme a una sinagoga e a una moschea: la comunità di San Salvario chiama Dio in molti modi e convive pacificamente in un clima di totale armonia: non solo, ma spesso pasteggia insieme nella Casa del Quartiere più attiva di tutta la città.

Patria degli hipster e della cultura bohemienne, San Salvario vanta una fervente scena artistica e micro-imprenditoriale e un parco che nella testa dei Torinesi è IL parco di Torino. Al Valentino è bello passeggiare lungo il fiume, sostare sotto gli ombrelloni dei chioschetti e visitare le rimanenze dell’Esposizione Universale del 1911 o la residenza sabauda che è ora sede della Facoltà di Architettura. Se volete fare un’esperienza da turisti potete noleggiare un tandem e se invece volete comportarvi come i locali portatevi un telo, un libro, e buttatevi sui prati, anche in costume, come se foste in spiaggia.

La sera, San Salvario si accende di passi, risate e tintinnii, con folle ammassate nei numerosi dehors nelle viuzze del quartiere in qualunque stagione.

5. San Salvario nel futuro

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La linea metropolitana costruita nel 2006 in occasione delle Olimpiadi di Torino e la ristrutturazione della stazione di Porta Nuova sono probabilmente gli interventi di urbanistica di maggiore impatto negli ultimi anni.

Recentemente sono state costruite piste ciclabili, piantati nuovi alberi e istituite nuove zone pedonali: è ancora da capire quanto si dimostreranno efficaci queste misure nell’intento di incentivazione della mobilità sostenibile in uno dei quartieri in cui, notoriamente, trovare posteggio è più difficile.

Tra gli interventi più interessanti previsti per i prossimi anni ci sono:

Tu quale aspetti con più impazienza?

 

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