Un weekend fuoriporta sul Lago Maggiore:
una guida piena di consigli
C’è qualcosa nella vita placida di un lago che rilassa la mente e distende i sensi.
Acque calme, fiori ovunque, barchette ormeggiate…
Il Lago Maggiore è il lago che divide il Piemonte dalla Lombardia e si estende, lungo e insondabile, fino in Svizzera. Da qui si prendono i traghetti per sbarcare a Locarno e se la sponda lombarda è più selvaggia e indisturbata, quella Piemontese è indubbiamente la più ricca di bellezze.
Di conseguenza, è la più turistica – ma non c’è da temere: se si evitano i giorni più ovvi di festività e ponte, è una zona comunque tranquilla e piacevole più o meno in qualunque momento dell’anno.
Il periodo migliore per visitarla è sicuramente la fine della primavera, quando le piante sono al massimo rigoglio e le temperature permettono di mangiare sull’acqua, passeggiare lungo il lago e fare anche escursioni sui monti adiacenti per godere della magnifica vista.
Noi ci siamo andati in una settimana di giugno, soggiornando a Pallanza, che è la più distante da Torino tra quelle che affacciano sulle isole Borromee e, proprio per questo, è quella più autentica e popolata da vita locale.
A Pallanza si trova Villa Taranto, che ha un bellissimo giardino botanico e che difficilmente si trova il tempo di visitare, altrimenti.



Più vicine a Torino, lungo la strada che costeggia il lago, e adatte a soggiornare lungo la rotta dei traghetti, sono Stresa e Baveno: cittadine tranquille, piene di ville liberty, collegate a triangolazione con Pallanza tramite un sistema di vaporetti che ferma anche in tutte le isole in mezzo e impiega mezz’ora in totale, per tutto il percorso.
[ Posso garantire: se qualcuno soffre il mal di mare qui non avrà problemi. Le acque sono calmissime e le tratte talmente brevi che è difficile incorrere in disturbi. ]Le isole Borromee sono tre:
. L’isola Bella, caratterizzata dall’opulenza stravagante e unica di Palazzo Borromeo e del suo Giardino Barocco
. L’isola dei Pescatori, dalle stradine strette e disseminate di tavolini, locali e gatti che prendono il sole
. L’isola Madre (la più grande), che è un gigantesco giardino botanico insulare di una bellezza impagabile
Tutte valgono uno stop lungo il tragitto, ma il giardino botanico dell’isola Madre e il palazzo dell’Isola Bella sono le vere chicche di questa tratta.



Per mangiare, meritano maggiormente i localini sulla terraferma: sono meno turistici e di maggiore qualità a fronte di un prezzo in genere più basso.
I nostri locali preferiti per mangiare sul lago:
. La Posta
un ristorantino di Baveno in cui abbiamo mangiato degli gnocchi alle prugne fantastiliosi a un passo dagli sbarchi dei traghetti per le isole
. Pasticceria Pinton
di Pallanza, dove è possibile fare colazioni voluttuose e comprare scatole di biscottini al burro da portare via per un ricordo del lago ogni mattina
. Cicinin
un posticino dove trovare panini al metro a Stresa
(che poi si possono mangiare in visita alle isole oppure nel graziosissimo parco zoologico di Villa Pallavicino, pieno di tavoli appositi)
. La Corte della Rocchetta
situato in un punto panoramico del parco collinare di Arona, è perfetto per un pranzo al sole con vista sul lago, sugli asini e sulla Rocca a base di taglieri, panini, insalate e piatti caldi
Anche se è possibile vedere le isole in giornata, questo tour del lago maggiore è consigliato per un weekend con pernottamento fuori tra Stresa e Pallanza: noi ci siamo trovati benissimo con gli appartamenti di Aqualago.
Per una giornata fuori, Arona è certamente più comoda, specialmente per chi si muove senza auto, e dalla cittadina è possibile prendere un traghetto per la Rocca di Angera, situata sulla sponda opposta del Lago. Ad Arona c’è anche un carinissimo Luna Park e un mercatino dell’usato, lungo la costa, che si tiene ogni prima domenica del mese.
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